Net Retail 2014

20150316_CE’ stato oggi rilasciato al pubblico l’ultimo numero di Net Retail, la ricerca trimestrale sugli acquisti online degli italiani. L’anno si chiude con oltre 200 milioni di transazioni originate dai 16,4 milioni di acquirenti italiani (11 milioni dei quali acquirenti assidui, responsabili dell’88% del giro d’affari) e un valore complessivo di 17,6 miliardi di euro, 14,4 dei quali saldati con carte di credito. La spesa per prodotti contribuisce al 52% del totale ed è fortemente modulata durante l’anno: più elevata durante gli ultimi mesi dell’anno e meno nei mesi estivi, durante i quali i servizi (in particolare quelli turistici) raggiungono il massimo peso relativo, oltre il 40%.

La quota di acquisti di prodotti fisici è segnata da un trend di lungo periodo di costante ascesa negli ultimi anni, indice della maturazione del comportamento di acquisto online degli italiani. L’attuale momento di sviluppo è ben descritto dalla fioritura di una sempre maggior scelta nelle modalità di ritiro e consegna dei prodotti acquistati online. Al momento è ancora largamente prevalente la consegna sul ritiro (94% a 6% degli acquisti), a causa dell’offerta dei maggiori merchant, principalmente costruita sulla consegna a domicilio. Il passaggio dall’eCommerce all’era del Net Retail di massa corrisponde anche a un cambio di paradigma nel percorso di acquisto.

 

Il 26% degli acquirenti online che acquista più spesso prodotti fisici sviluppa il 56% delle consegne. Più della metà delle movimentazioni dei pacchi a seguito di acquisti online sono generate da 3,5 milioni di individui

 

Se nell’eCommerce di una volta l’acquirente online doveva adeguarsi al modello “trovo-compro, pago-ricevo a domicilio, eventualmente rendo con percorso inverso”, oggi l’acquirente digitale costruisce il proprio customer journey consultando in momenti diversi i touch point on e offline, scegliendo come pagare, come ricevere il bene e quali servizi aggiuntivi richiedere. In una dinamica del genere è il sistema dell’offerta che si deve adeguare allo stile di acquisto del consumatore, ed è ciò che sta avvenendo.

Diversi fattori suggeriscono che l’attuale ripartizione 94/6 tra consegna e ritiro cambierà in modo significativo in futuro, già a partire dal 2015, e sarà meno sbilanciata. Le ragioni che suggeriscono l’evoluzione in tal senso sono riassumibili in quattro punti

  • molti merchant ‘pure digital’ stanno adottando soluzioni per il ritiro dei prodotti acquistati online (uffici postali, pick & pay, lockers)
  • cresce il numero di retailer tradizionali che predispongono servizi di acquisto multi-canale, con ordine online e ritiro / pagamento nei punti vendita
  • la spinta degli acquirenti all’uso del contante: la scelta verso il ritiro è influenzata dal desiderio / necessità di saldare l’acquisto in contanti. I risultati di Net Retail mostrano che la richiesta di utilizzo del contante è decisamente forte negli acquisti online di prodotti, in particolare in quella fascia di nuovi acquirenti online meno a loro agio con i sistemi di pagamento elettronici
  • la quota molto limitata di acquirenti online che dispone di un servizio di portineria (11,2% del totale) alimenta un segmento di individui non particolarmente soddisfatti dalla consegna (perché spesso non si trovano a casa e sono senza il servizio di portineria). Si tratta di acquirenti online che preferirebbero un servizio di ritiro comodo (ovvero: capillarmente diffuso sul territorio) e presidiato (per maggior confidenza, pagamento e reso immediato), oppure la consegna su appuntamento. La stima indica che a questo segmento appartiene una quota compresa tra il 5 e il 10% di acquirenti online, quasi un milione di persone

L’arricchimento dell’offerta di consegna consentirà di convincere molti acquirenti sporadici, o non ancora acquirenti, ad aumentare la frequenza di acquisto e dare ulteriore impulso alla crescita del Net Retail.

La Carta che cresce

L’Osservatorio Acquisti di CartaSì ha pubblicato i dati di dicembre 2014 relativi agli acquisti online degli italiani saldati con carte di credito. L’anno appena trascorso si conclude con 14,58 miliardi di euro di transazioni online con carte, in crescita del 26,3% rispetto all’anno precedente. Nell’intero 2014, 17,5 euro su 100 pagati dagli italiani con le carte di credito hanno riguardato acquisti online.

Valore mensile degli acquisti online con carta (in M€)

Secondo i rapporti di CartaSì la prima voce di spesa online è relativa all’acquisto di servizi di viaggio e turismo: il 38% del valore dei pagamenti con carte, per oltre 5,5 miliardi di euro.

Valore annuale degli acquisti online con carta (in M€)

I dati di CartaSì sono alla base delle stime di Net Retail, la ricerca sugli acquisti online curata da Human Highway per Netcomm. Le rilevazioni di CartaSì, infatti, si riferiscono alla quota più consistente del valore degli acquisti online perché il pagamento con carta riguarda circa l’80% delle transazioni online.

Tuttavia, rimane un 20% di transazioni online che non vengono saldate utilizzando una carta. Per la stima del valore del Net Retail italiano si deve quindi aggiungere ai numeri di CartaSì la parte di acquisti saldati con bonifico (3% delle transazioni per il 9% del valore), con contanti (7% delle transazioni per l’8% del valore) e con altri metodi.

In questo modo si aggiungono altri 3 miliardi e si giunge alla cifra di 17,7 miliardi di euro per il 2014.

100 milioni di nuove esperienze

Negli ultimi sei mesi, tre acquirenti online su quattro (75,4%) hanno comprato in Rete utilizzando esclusivamente il canale Web. Una quota crescente ha fatto esperienza di acquisto online usando le App su dispositivi mobili: si sta affermando una nuova modalità di acquisto a distanza, sempre online ma non sul Web, bensì via App. Nel giro di tre mesi la quota di acquirenti da App sul totale degli acquirenti online è passata dal 20% al 23%.

20141103_App

Tra i quasi 16 milioni di acquirenti online degli ultimi tre mesi si rileva che il 18% ha fatto almeno un’esperienza di acquisto utilizzando un’App su Smartphone e l’11% almeno un acquisto utilizzando un’App su Tablet (il 6% su entrambi i dispositivi). Si tratta di un segmento di consumatori molto interessanti da rilevare, composto da acquirenti che acquistano con importi medi più elevati e con frequenza maggiore della media. Lo smartphone si presenta, quindi, come cerniera di connessione dei due mondi ed è a tutti gli effetti il vero nuovo luogo di acquisto, indipendentemente dalla compresenza o meno di acquirente e merchant.

La terza rilevazione del 2014 conferma la crescita dei volumi stimata a inizio anno, stabile intorno al 25% rispetto al 2013, che dovrebbe portare il 2014 a chiudersi con 18 miliardi di euro di valore e 200 milioni di atti d’acquisto online.

 

Gli autori dell’ultima edizione della ricerca (disponibile gratuitamente previa registrazione sul sito di Human Highway) mettono in risalto quattro evidenze dei risultati:

20141103_P1anche se i canali di contatto sono diversi, e continuano ad aumentare, l’esperienza di acquisto rimane una sola agli occhi di chi la compie. Il modello organizzativo segue talvolta la stessa frammentazione dei processi in funzione del canale (fisico, Web / App, Social etc.) e dei relativi sistemi di contatto e customer care. La sfida, in particolare per i retailer tradizionali, è rispondere all’unica esperienza del consumatore finale, che ritiene di parlare sempre con lo stesso brand e interagire con lo stesso merchant, indipendentemente dai modi in cui ciò avviene;

 

20141103_P10la percentuale di acquisti online di prodotti fisici saldati in contanti alla consegna. Gli italiani sono affezionati al contante e nonostante le alternative elettroniche, semplici e sicure, il pagamento cash rimane la scelta preferenziale di molti acquirenti online di prodotti fisici. Non è solo questione di percezione di sicurezza e disponibilità delle Carte: in Italia circola molto contante e deve necessariamente essere utilizzato, anche per gli acquisti online. Spesso l’utilizzo del contante si accompagna al ritiro del prodotto in un punto vendita (nel 27% dei casi), meno spesso (nel 6% dei casi) alla consegna a domicilio. Si paga al ritiro, come è sempre stato;

 

20141103_P100Milioni di nuove esperienze di acquisto online saranno prodotte nel 2014, su siti Web o con App che gli acquirenti non avevano mai utilizzato in precedenza. La dinamica esplosiva del fenomeno produce la conseguenza che in metà dei casi l’esperienza di acquisto in Rete è una “prima volta”.
L’acquisto online, anche quando riguarda i prodotti, è sempre generato dalla richiesta di un servizio. Gli acquirenti chiedono di venire in possesso di un bene attraverso un servizio di acquisto a distanza. I merchant, soprattutto i nuovi entranti, non possono sbagliare perché la prima impressione è quella che conta: la soddisfazione dei loro acquirenti genera fiducia e aumenta la probabilità di riacquisto e il passaparola positivo;

 

20141103_P1000Nuovi merchant censiti dalla ricerca negli ultimi sei mesi. La notorietà e la prassi di acquisto abituale si concentra su pochi merchant ma la coda lunga di servizi e prodotti di nicchia, locali, settoriali, talvolta artigianali è sempre più lunga e alimenta una quota consistente del Net Retail. Il risultato dell’evoluzione in atto è la diluizione della concentrazione in molte categorie di prodotti, in particolare l’elettronica, gli elettrodomestici, l’abbigliamento e i giocattoli.

 

20141103_01L’indagine Net Retail

Net Retail è una ricerca promossa da Netcomm con il supporto di QVC, Banzai e Gruppo Poste Italiane.
La ricerca è stata condotta da Human Highway, sul proprio panel online (OpLine.it) dal 25 settembre all’8 ottobre 2014. Sono stati contattati via eMail 6.324 individui e hanno risposto al questionario in 3.438. 444 casi sono stati scartati a causa della scarsa qualità delle risposte e della dubbia identità dei rispondenti. Il campione è formato da uomini e donne maggiorenni e residenti su tutto il territorio nazionale, rappresentativi della popolazione italiana che si connette alla Rete con regolarità almeno una volta alla settimana. L’universo d’indagine così definito si compone di 30,5 milioni di individui. Il campione è stato ponderato secondo quote di sesso per età, zona geografica di residenza, intensità di fruizione di Internet, frequenza di acquisto online ed esposizione ai principali mezzi di comunicazione (TV, nelle diverse forme, e quotidiani cartacei), volumi degli acquisti online.

 

Net Retail – Q2 2014

Sono oltre 21 milioni gli italiani che almeno una volta nella vita hanno comprato online un bene o un servizio e oltre 16 milioni quelli che hanno effettuato almeno un atto d’acquisto negli ultimi 3 mesi.
Gli acquirenti online abituali sono diventati 10 milioni a maggio 2014 e sono aumentati del 26% nell’ultimo anno. Il totale degli atti di acquisto online originati da acquirenti italiani è di oltre 100 milioni di operazioni nell’ultimo semestre, il 26% in più rispetto allo stesso periodo del 2013, con la proiezione di superare le 200 milioni di operazioni nell’intero 2014.

Valore del Net Retail per tipologie di prodotti e servizi (I semestre 2014)

Valore del Net Retail per tipologie di prodotti e servizi (I semestre 2014)

ll 56% dei beni acquistati è stato un prodotto fisico, mentre il restante 44% un servizio o un bene digitale. Ma la vera evoluzione in atto è la costante e progressiva accelerazione della dinamica di espansione degli acquisti online da parte degli italiani al punto che aumenta il peso del comparto turistico dal 25% del Net Retail di marzo al 34% di giugno. Sono questi alcuni dei dati presenti nella seconda rilevazione trimestrale di fine maggio intitolata “Net Retail – Il ruolo del digitale negli acquisti degli italiani”, realizzata da Human Highway in collaborazione con NetComm e in partnership con Banzai, Postecom e QVC.

Il panorama descritto nell’indagine di giugno è molto diverso da quello analizzato tre mesi fa e presentato nella prima wave della ricerca.
L’inizio dell’estate si accompagna a un forte interesse verso le categorie di viaggi e turismo: cresce la platea degli acquirenti dei servizi turistici insieme alla spesa media per acquirente. La combinazione di queste due voci aumenta il peso del comparto dal 25% del Net Retail di marzo al 34% di giugno. E, sempre secondo la ricerca, l’online influenza in modo profondo circa un acquisto tradizionale ogni quattro, in leggero calo dal 26,2% di marzo al 24,0% di giugno, con i prodotti turistici in controtendenza, dal 29,6% al 32,7%. Un acquisto tradizionale di viaggi e turismo su tre è influenzato in modo decisivo da almeno un touch point dell’online (siti dei fornitori, comparatori, social reviews, riviste sul Web etc.).

Tra i risultati della ricerca si evidenzia come il punto vendita tradizionale lavora per facilitare l’acquisto online mentre altre volte è il contrario, in una continua circolazione tra on e offline. L’evoluzione in atto sembra indicare un percorso al termine del quale ci sarà una completa ibridazione dei due mondi, una situazione di neutralità dei canali rispetto al percorso di informazione e di acquisto. E’ proprio questo il Net Retail, il salto evolutivo del vecchio eCommerce.

Net Retail – Q1 2014

Net Retail è una ricerca trimestrale presentata per la prima volta all’eCommerce Forum di NetComm del 20 maggio 2014, condotta su un campione di 3.000 italiani in larga parte acquirenti online. Il lavoro è promosso da NetComm ed è sostenuto da tre sponsor: Banzai, Postecom e QVC. Il documento è disponibile per il download in formato PDF a seguito di login con LinkedIn.

Nel corso del rapporto si racconta di una nuova modalità di distribuzione di prodotti e servizi abilitata dall’interconnessione sulla rete Internet di diversi soggetti che si occupano ciascuno di una parte dell’intero processo di vendita. Il Net Retail, nel suo insieme, consente alle persone di individuare, ordinare, pagare ed entrare in possesso dei prodotti acquistati a distanza.

Lo spostamento di una piccola parte dei consumi, dal vecchio Retail al Net Retail, ha generato l’enorme tsunami a cui oggi ci riferiamo parlando di ‘‘eCommerce’‘. I 14 miliardi di euro di acquisti che si sono spostati dal canale tradizionale all’online rappresentano solo due punti per cento delle vendite al dettaglio italiane. L’evoluzione è stata sin qui tranquilla e senza salti: un piccolo travaso da un canale all’altro. Un’evoluzione, appunto, non una rivoluzione.

Cosa intendiamo quindi quando parliamo di una rivoluzione in arrivo? Pensiamo a un modo radicalmente nuovo in cui le cose potranno succedere.

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Molti elementi del Nuovo Retail sono già pronti o in fase di test ma non sono ancora interconnessi, si occupano solo di una nicchia di servizi o di una parte del processo. E’ già possibile pagare il biglietto di un mezzo pubblico con un’app, essere riconosciuti (nel senso della profilazione) entrando in un negozio fisico dopo aver frequentato il relativo sito Web, ricevere dalla TV un coupon digitale sullo smartphone da spendere in un punto vendita fisico, prenotare un test drive passando accanto a un cartellone pubblicitario in metrò o provarsi un vestito inesistente davanti al monitor di un negozio per averlo tre giorno dopo a casa, fatto su misura. Quando questi componenti saranno disponibili su vasta scala e formeranno un unico sistema integrato vedremo l’emergere del Net Retail non più come evoluzione dell’eCommerce ma come rivoluzione del vecchio modo di individuare, scegliere e acquistare i prodotti.

Allora il fenomeno potrà crescere di un ordine di grandezza e diventare la prassi abituale di acquisto della maggioranza delle persone.

Buona lettura

Dall’eCommerce al Net Retail

La nona edizione del NetComm eCommerce Forum, che si tiene martedì 20 maggio 2014, sarà l’occasione per discutere i risultati della nuova ricerca “Net Retail” realizzata da Human Highway per NetComm grazie al sostegno di Banzai, Postecom e QVC.

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La ricerca analizza l’evoluzione e le dinamiche del Net Retail, cioè di una modalità di distribuzione di prodotti e servizi abilitata dall’interconnessione sulla rete Internet di diversi soggetti che si occupano ciascuno di una parte dell’intero processo di vendita.
Il Net Retail, nel suo insieme, consente alle persone di individuare, ordinare, pagare ed entrare in possesso dei prodotti acquistati a distanza.

Lo spostamento di una piccola parte dei consumi, dal vecchio Retail al Net Retail, ha generato l’enorme tsunami a cui oggi ci riferiamo quando parliamo di “eCommerce’’. I 14 miliardi di euro di acquisti che si sono spostati dal canale tradizionale all’online rappresentano solo due punti per cento delle vendite al dettaglio italiane. L’evoluzione è stata sin qui tranquilla e senza salti: un piccolo travaso da un canale all’altro.
Ciò che ci aspetta è qualcosa di più grande, una rivoluzione segnata da una trasformazione più profonda del modo di acquistare: il Net Retail diventerà la prassi abituale di acquisto della maggioranza delle persone in molte categorie di prodotti.

17 milioni di acquirenti online entro fine anno

L’eCommerce italiano non finisce di stupire. Dopo diversi anni di crescita progressiva e ordinata appare ora animato da una dinamica virtuosa che introduce un’ulteriore accelerazione rispetto al trend precedente. I fattori che ci porteranno verso una nuova fase di sviluppo degli acquisti online sono individuabili in tre aspetti:

  • la maggior confidenza e famigliarità degli italiani con gli acquisti su Internet. Per molto tempo si è notato come l’eCommerce fosse frenato dalla diffidenza degli acquirenti, sia per le modalità di acquisto a distanza che per la percezione di insicurezza nell’utilizzo dei sistemi di pagamento online. I timori non sono stati fugati dal perfezionamento dei sistemi (oggi si paga online sostanzialmente con i sistemi di dieci anni fa) ma dall’elevata soddisfazione di milioni di persone che hanno iniziato in modo timido e prudente ad effettuare gli acquisti su Internet e non fermarsi più, anzi, aumentando nel tempo la loro frequenza di acquisto. La soddisfazione e la convenienza (non solo economica) degli acquisti online sono così elevate che contagiano positivamente le altre persone più restie in un effetto a valanga di cui vediamo i risultati in questi mesi. A Febbraio 2013 il 48% degli utenti Internet ha effettuato almeno un acquisto nei tre mesi precedenti: è ragionevole supporre che questa quota potrà raggiungere valori prossimi al 100% entro i prossimi cinque anni;
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Milioni di acquirenti attivi (almeno un acquisto online negli ultimi tre mesi)

  • la maturità del settore e la completezza dell’offerta, insieme a nuovi modelli di acquisto proposti al consumatore (multicanalità, vendite private, couponing, broker e comparatori etc.)
  • il costante aumento di utenti Internet e la crescente penetrazione di smartphone nell’utenza, una situazione che rende possibile l’accesso a informazioni commerciali da ogni luogo. Gli acquisti online da device mobile negli ultimi 12 mesi sono cresciuti del 164
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Volumi annuali delle transazioni online originate da acquirenti italiani (in miliardi di euro)

Le previsioni per il 2013 indicano il raggiungimento verso fine anno dei 17 milioni di acquirenti online attivi e un giro d’affari compreso tra i 14 e i 15 miliardi di euro.

I risultati dell’eCommerce Index prodotto da NetComm e Human Highway sono disponibili su SlideShare.

I trend del 2012: l’eCommerce

Si è chiuso un altro anno di crescita a due cifre per l’eCommerce italiano: dopo un incremento del 15% sul volume d’affari nel 2011 rispetto all’anno precedente, il 2012 ha fatto addirittura meglio, con una crescita del 18%. Un risultato di grande rilievo se si pensa che la dinamica dei consumi retail in Italia è stangante, se non declinante, in quasi tutti i comparti.

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La crescita impetuosa dell’anno scorso si deve  in gran parte all’aumento della quota di utenti Internet che hanno compiuto acquisti online. La penetrazione del fenomeno si attesta attorno al 35% all’inizio dell’anno e cresce con continuità nei dodici mesi fino al 45% del dicembre 2012: tre milioni di acquirenti in più in un solo anno. Anche il numero di acquisti online mensili aumenta in modo significativo, dalle 11 milioni di transazioni rilevate nei primi mesi del 2012 alle 15 milioni medie degli ultimi tre mesi dell’anno.

Il valore degli acquisti online complessivamente generato dagli italiani cresce “solo” del 17,5%. Ciò significa che scende il valore medio degli acquisti per acquirente e lo scontrino medio, cioè il valore medio di una singola transazione. Lo scontrino medio a fine 2011 si aggirava intorno ai 94€ mentre negli ultimi mesi del 2012 si riduce a 76€. Ciò è dovuto al calo relativo della quota di acquisti di viaggi e turismo nel paniere degli acquisti online a favore di categorie merceologiche caratterizzate da importi medi più bassi. Tra le due categorie in maggior crescita si segnalano l’abbigliamento e gli alimentari, nelle quali si rilevano acquisti di importo ridotto che difficilmente raggiungono il valore di un biglietto aereo o della prenotazione di un soggiorno turistico.

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In sintesi: più acquirenti, acquisti più frequenti per beni diversi, crescita della quota di acquisti tipici del mondo tradizionale. L’eCommerce italiano è finalmente diventato grande e maturo ma rispetto agli altri paesi europei sviluppati ha ancora molto da recuperare. Possiamo quindi attenderci ancora diversi anni con crescite a due cifre.

Per maggiori informazioni visita la sezione eCommerce sul sito di Human Highway (login con LinkedIn)

I sistemi di pagamento utilizzati negli acquisti online

Il numero di individui che acquista abitualmente beni e servizi online è aumentato nell’ultimo anno dell’8% e nell’ultima rilevazione di NetComm/Human Highway di Febbraio 2012 costituisce un insieme di quasi 10 milioni di individui. Nel 96% dei casi l’acquisto è condotto via computer ma inizia a vedersi una piccola e interessante percentuale di acquisti via device mobile: 2,7% via tablet PC e 1,3% via smartphone.Device utilizzato negli acquisti online

Si tratta di persone che hanno fatto del Web un canale abituale di approvvigionamento delle proprie spese personali: con oltre un acquisto al mese alimentano un mercato di 30 milioni di transazioni per trimestre utilizzando nell’85% dei casi un sistema di pagamento online, contestualmente all’acquisto. Solo nel 15% dei casi si ricorre a forme di pagamento che prevedono il pagamento differito rispetto all’acquisto: in contanti o con una carta al ricevimento della merce, oppure con un bonifico bancario.

Il panorama dei sistemi di pagamento online è dominato dalle carte: una transazione su due avviene mediante il sistema delle carte elettroniche, con la prevalenza delle carte prepagate su quelle di credito. Una transazione su tre, invece, si appoggia al sistema di PayPal, in particolare per i pagamenti di piccoli importi. In realtà, nella maggioranza dei casi PayPal è utilizzato come un’interfaccia verso i circuiti delle carte di credito e si può quindi stimare che oltre il 75% delle transazioni online sia gestito dal circuito delle carte elettroniche.

La consuetudine agli acquisti su Internet è guidata dall’elevata soddisfazione di coloro che ne hanno fatto esperienza. La quasi totalità degli acquirenti online si dichiara estremamente soddisfatta dei propri acquisti online e questo determina una forte affezione nei comportamenti di acquisto di particolari prodotti e servizi via Internet.  C’è tuttavia da ricordare che quasi la metà della popolazione Internet non ha mai fatto questa esperienza sulla Rete e che rimane una profonda diffidenza e ritrosia all’acquisto su Internet da parte del 40% circa degli utenti italiani del Web.Distribuzione pagamento tra acquisti online

Lo studio evidenzia infatti che solo il 10% dei non acquirenti online si dice pronto ad effettuare nei prossimi mesi il primo acquisto su Internet. E’ tanto in termini assoluti (circa 1,5 milioni di individui pronti ad attivarsi sul fronte della domanda) ma ancora troppo poco per avvicinare l’Italia agli altri grandi paesi europei, molto più propensi e attivi nell’eCommerce consumer.

Uno stimolo alla diffusione dell’eCommerce in Italia potrebbe venire da nuove forme di pagamento e in particolare dalla possibilità di acquistare un bene sulla Rete addebitando direttamente l’importo sul proprio conto corrente bancario. L’analisi rivela che l’eventuale disponibilità di questo meccanismo  spingerebbe il 20% dei non acquirenti a considerare con maggior tranquillità e fiducia di effettuare il primo acquisto in Rete.

Il ruolo del Web nella scelta di acquisto dei prodotti turistici

E’ tempo di vacanze e la scelta della meta, l’organizzazione del viaggio, il luogo della permanenza assorbono il tempo di molti italiani. Certo, non di tutti. C’è una parte consistente, pari a circa un terzo degli italiani, che vuole vivere almeno una parte delle proprie vacanze alla scoperta di nuovi luoghi: vacanze itineranti, viaggi all’estero, nuove mete. Per queste persone è fondamentale trovare le informazioni giuste, ottenere consigli da chi ci è già stato e verificare le diverse possibilità per pianificare il viaggio.



Chi ha famigliarità con il Web, e ormai in Italia è un individuo maggiorenne su due, non ha esitazioni: Internet è la fonte principale di ricerca, orientamento e scelta finale della soluzione migliore. Anche se la transazione si conclude nel modo più classico e tradizionale, per esempio in un’agenzia di viaggi vicino a casa, la scrematura delle diverse possibilità e l’identificazione di quelle giuste avvengono in gran parte grazie agli strumenti della Rete.

Human Highway ha analizzato il processo di acquisto di prodotti turistici prendendo in considerazione un campione di 1.500 rispondenti a una ricerca condotta online, su un campione rappresentativo dei 24,2 milioni di italiani maggiorenni che si collegano ogni settimana alla Rete Internet. I prodotti presi in esame non comprendono la componente del solo trasporto, quali biglietti di navi, treni e aerei, ma solo prenotazioni alberghiere, villaggi, pacchetti vacanze e altri servizi turistici.

Gli individui che hanno acquistato almeno uno di questi servizi negli ultimi tre mesi sono 9,7 milioni. Due individui su tre, per un totale di 6,6 milioni di individui, hanno concluso l’acquisto sul canale tradizionale, 3 milioni lo hanno invece fatto online. Un segmento più ridotto, 600mila individui, ha acquistato nelle due modalità, sia online che in modo tradizionale.

Prendiamo in esame i 3,1 milioni di acquirenti online di prodotti turistici: come giungono a concludere la transazione? Solo il 40% di loro ha le idee chiare in partenza: sa già cosa vuole acquistare e ricorre all’online per finalizzare l’acquisto. Il restante 60% deve ricorrere all’online per trovare le diverse opzioni e scegliere la migliore offerta.

In quasi metà dei casi le persone si rivolgono alle community dedicate al turismo, nelle quali è possibile trovare recensioni e racconti delle esperienze di chi è già stato in determinati luoghi. La “componente social” nell’orientamento d’acquisto di prodotti turistici è molto forte e tra le diverse categorie di prodotti esaminati è seconda solo ai prodotti assicurativi. Google, motori di comparazione di prezzo ei siti dei possibili fornitori sono gli altri servizi di orientamento più utilizzati.

Generalmente, i servizi più popolari sono anche quelli giudicati più utili ma vi sono alcune interessanti deviazioni rispetto alla media. Per esempio, ai siti specializzati sul turismo vi ricorrono meno persone rispetto alle community di valutazione ma l’influenza di questi siti risulta maggiore nel determinare la decisione finale. Uscendo dal territorio dell’online, lo stesso si può dire per le riviste cartacee specializzate: consultate da poche persone, relativamente agli altri servizi, ma molto influenti nella decisione d’acquisto online.

Mappa di utilizzo e rilevanza dei diversi servizi di orientamento all'acquisto di prodotti turistici. I colori indicano la tipologia del servizio
Considerando tutti i servizi di orientamento online, il 38% degli acquirenti online di prodotti di viaggi e turismo ritiene che l’online sia stato un veicolo di decisione fondamentale per l’acquisto.

Tra gli acquirenti di prodotti di viaggio e turismo sul canale tradizionale la situazione cambia in modo radicale. In questo caso la quota di indecisi prima dell’acquisto si riduce al 31% e, di conseguenza, il ricorso agli strumenti di orientamento all’acquisto, sia online che tradizionali, si fa meno frequente.
In questo segmento di acquirenti tradizionali appare fondamentale la funzione del punto vendita (negozio, agenzia di viaggi) e tuttavia l’online mantiene un ruolo centrale nel processo di acquisto: in particolare i motori di ricerca generalisti (Google), i motori specializzati e, più importanti di tutti, i siti dei fornitori dei prodotti turistici, a cui si rivolge direttamente un acquirente su tre.